Storia di Vyšehrad | Ex castello reale e fortezza di Praga

Il primo re di Boemia spostò il centro del suo dominio a Vyšehrad dalla sua precedente sede al Castello di Praga a causa degli incessanti litigi che si verificarono tra lui e suo fratello minore Jaromír, il vescovo di Praga. In seguito, questo forte della collina divenne il sito di costruzione di molti monumenti degni di nota, tra cui la Basilica di San Pietro e Paolo e la Rotonda di San Martino.

Man mano che Vyšehrad e il Distretto Reale crescevano d'importanza, furono eretti dei bastioni di pietra intorno all'area per garantire una maggiore protezione. Tuttavia, Vyšehrad scomparve presto dalla scena - perché, dopo essere stato nominato Duca di Boemia nel 1140, Vladislao II spostò la sede del suo governo di nuovo al Castello di Praga. Il regno di Carlo IV fece presagire un rinnovamento delle strutture di Vyšehrad - l'imperatore considerava questo sito un simbolo da proteggere per conservare uno dei simboli dell'antica storia ceca.

La Porta di Tábor, con il suo bastione angolare di collegamento, fu completata già nel 1639 sul lato Pankrác. Successivamente, una fortificazione in mattoni fu costruita nel 1727, con la disposizione di un pentagono irregolare con cinque bastioni che sporgevano dai suoi angoli. Questa nuova fortificazione includeva quella che è conosciuta come la Porta Leopolda barocca, così come un'elaborata rete di tunnel per il trasporto veloce dei soldati e per lo stoccaggio di materiale. 

Dato che la maggior parte degli edifici più vecchi furono demoliti e dato che il Capitolo di Vyšehrad era stato temporaneamente abbandonato, furono in grado di costruire un'armeria all'interno dell'ex Acropoli Reale. Tuttavia, non fu mai restaurata dopo che bruciò nel 1927. La fortezza di Vyšehrad subì la sua ricostruzione finale durante la metà del 1800; come parte della quale la Porta di mattoni in stile impero (1841) e una posizione di tiro dei cannoni sul lato della città (redan) furono finalizzati.